La Corte in Giorgino è da secoli meta di pellegrinaggio soprattutto in occasione della processione di S. Efisio, che si svolge tra il 1° al 4 Maggio di ogni anno, tra Cagliari e Nora dal 1652, in memoria della liberazione della Città di Cagliari dalla pestilenza: è una tradizione ininterrotta, che non è stata fermata neppure dai bombardamenti che vi sono stati a Cagliari nel 1943, che hanno devastato la città.
Il primo Maggio, nella chiesetta, avviene il cambio delle vesti e dei gioielli preziosi, sostituiti con altri più modesti adatti al viaggio verso Nora.
L’aureola e la palma d’oro lasciano il posto ad altre d’argento e perfino il cocchio barocco settecentesco viene rimpiazzato con un altro più robusto, detto “cocchio di campagna”, che rimane custodito a Giorgino, per tutto l’anno, nel locale annesso alla cappella e, appunto, denominato “Cocchiera”. Anche il cocchio di campagna risale alla fine del 1700 e appartiene all’Arciconfraternita di S. Efisio di Cagliari; è custodito presso la Chiesetta di S. Efisio a Giorgino, di proprietà della Famiglia Ballero. Tra il 2008 ed il 2009, su iniziativa del Comitato per il recupero del Cocchio di Campagna di S. Efisio, fondato in occasione di “S. Efisio 2008”, in accordo con l’Arciconfraternita di S. Efisio, e in seguito all’approvazione dei lavori da parte della competente Sovrintendenza di Cagliari, il “cocchio di campagna” di S. Efisio è stato interamente restaurato.